Luceria città mercantile, cancellata dal mercato consumistico.
Attraverso due tragici avvenimenti recenti, l'alluvione di vaste zone in Veneto e il crollo del muro della Palestra dei Gladiatori a Pompei, abbiamo avuto modo di considerare due aspetti diversi dell'incuria.
Non diciamo niente di nuovo dicendo che le responsabilità di ciò che è successo in Veneto, ma che potrebbe benissimo capitare in qualsiasi area padana e non solo, sta nell'inconsapevole (?) ignoranza delle conseguenze dei gesti di ognuno di noi.
Vogliamo addossare la responsabilità agli amministratori del territorio? Certamente ne hanno moltissime, innanzitutto il non avere rispettato l'art.9 della Costituzione, che recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico della Nazione.”. Poi l'aver usato la pianificazione urbanistica in maniera partitica e clientelare, cercando di rimuovere tutte quelle “limitazioni” all'uso “produttivo” del territorio che la natura, ma anche il saggio e lento lavorio per l'adattamento dei secoli precedenti, aveva posto in essere. Poi l'arrogante ignoranza di “teorizzare” uno “sviluppo” infinito in un luogo finito, sia geograficamente che in termini di risorse.
Ma sono senza responsabilità tutti quei cittadini che, per un qualsiasi interesse personale, hanno cercato in tutti i modi di fare rimuovere, da parte di politici ed amministratori compiacenti, quegli intralci urbanistici allo sfruttamento economico delle loro proprietà?
Certamente è tutto legale e non si può parlare di quell'abusivismo edilizio che impera in altre aree italiane, ma la sottile differenza non rende tutto ciò migliore e le conseguenze sono tragicamente uguali.
Veniamo a ciò che è capitato a Pompei. Per le questioni specifiche vi rimando alle cronache. Mi interessa fare notare la gravità della situazione in cui versa il principale sito archeologico mondiale, un'indifferenza che attraversa tutti, non solo gli amministratori ed i politici.
Il nostro paese è il più ricco di arte e cultura di tutto il mondo occidentale, le vestigia del nostro passato, di cui è ricco ogni angolo d'Italia, sono importantissime per tutta la cultura occidentale.
Ma, nonostante l'art.9 della Costituzione, siamo tutti molto più preoccupati dei problemi dello “switch off”.
Provate a visitare un qualsiasi sito archeologico in Italia, se non fosse per la passione di alcuni sarebbe facile confonderlo con una discarica.
Nonostante tutto ho sentito fortissime urla di indignazione, da parte di politici di avverso schieramento, nei confronti dell'attuale ministro Bondi.
Certamente è giusto indignarsi, è giusto che le persone che hanno a cuore la nostra storia, le nostre radici (altra pessima usurpazione di alcuni politicanti ignoranti, i cui occhi non riescono a vedere oltre una “padania” mai esistita come realtà socio-politica). Ma ognuno di noi cosa fa? Come si relaziona con questi aspetti?
Una amara risposta arriva da Canossa, arriva con un allarme lanciato da Legambiente.
L'area archeologica, anzi ciò che ne rimane, del sito dell'antica città di Luceria sarà occupato da una lottizzazione; meglio costruire anonime casupole in faccia a vista (che fa tanto reggiano e cooperativo) piuttosto che avere un sito archeologico che mostri una delle più importanti città emiliane precedenti la via Emilia.
Amministrazione di centro-sinistra, cittadini certamente democratici, tutte le carte in regola, c'è la crisi e l'edilizia deve andare avanti, sarà un insediamento sostenibile, abbiamo risposto a dei diritti acquisiti dai proprietari dei terreni, ecc...
Non mi dilungo oltre, ma vi lascio l'appello di Legambiente su cui meditare.
“Sito archeologico di Luceria in pericolo.
A Canossa (Reggio Emilia) sta succedendo qualcosa di incredibile.
A Canossa (Reggio Emilia) sta succedendo qualcosa di incredibile.
Un'area è contemporaneamente edificabile e a tutela archeologica!
Lunedì si discuterà l'adozione dei due piani particolareggiati interessati dalla tutela.
Nella foto in giallo i piani particolareggiati, in rosso l'area di tutela archeologica.
5 anni fa la Soprintendenza dei Beni Archeologici ha posto una tutela su Luceria, antica città di origine ligure, diventata poi avamposto romano per la conquista dell'appennino.
5 anni fa la Soprintendenza dei Beni Archeologici ha posto una tutela su Luceria, antica città di origine ligure, diventata poi avamposto romano per la conquista dell'appennino.
Nella carta geografica di Tolomeo viene inserita tra le città romane (in provincia di Reggio E. ce ne sono solo altre 3).
Riscoperta dai Borboni nel Settecento è diventata un importante sito di scavi archeologici.
Nel secondo dopoguerra è caduta nel dimenticatoio, tanto che il pianoro su cui sorgeva è caduto nelle brame dei costruttori.
Vista castelli matildici. Pensate che la strada romana riportata in parte alla luce pare infilarsi proprio sotto a un quartiere di recente costruzione.
Nel 2005 la tutela, ma il Comune mantiene comunque edificabili circa 4000 mq di area tutelata.
Nel 2005 la tutela, ma il Comune mantiene comunque edificabili circa 4000 mq di area tutelata.
Lunedì in consiglio comunale si voterà l'adozione di una variante al piano regolatore canusino che vedrà non il recepimento del vincolo, ma la fusione di 3 P.P. in uno solo (oltre 22000mq) e la trasformazione dell'area da parcheggio pubblico in area edificabile (circa 1000mq), in colore azzurro.

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